Sunday, December 04, 2011

inseguendo l'estate



..arriva il Natale ed io vi regalo un momento d'estate... preparatevi pero' alle foto dell'Albero di Natale... sono in arrivo per la sfida annuale del blog di Amalia!!!

Wednesday, November 16, 2011

..ma davvero non scrivo da cosi' tanto tempo? ..
Oddio l'arrivo di Viola ha azzerato il mio tempo.. ed il mio sonno.. ed adesso e' ad un passo dalla mia sedia a fare pernacchie a ripetizione
..

Thursday, June 02, 2011



ANDATE A VOTARE.. ANDATE A VOTARE.. E VOTATE QUATTRO SI'.... MA ANDATE A VOTARE.. E PORTATE A VOTARE

Friday, April 22, 2011

QUANDO RITORNA UN EROE di Rita Pani


Vittorio è tornato, dimenticato da questo stato, capace di rendere eroe un mercenario assassino, un soldato che uccide in guerra, una guerra che questo stato dovrebbe ripudiare, ma non rende eroe chi va a morire per la pace, quella vera, che in cuor suo sa, non ci sarà mai. È la sintesi di questo stato al contrario, che ogni giorno mi ricorda perché nessun sacrificio si ha da fare.
Troppe vole abbiamo visto una marionetta andare a posare le mani sulla bara degli “eroi”, chiamati così non per la giustezza delle azioni da essi compiute, ma solo per tacitare le coscienze loro, e tener buone quelle di chi avrebbe potuto ricordarsi che l’Italia – appunto – ripudia la guerra. Tornavano da eroi in pompa magna, con l’esercito schierato, la banda o la fanfara, i cappotti blu, degli uomini scesi dalle auto blu, che ci fosse il sole o la pioggia, tutti in fila e mesti, a farci credere un dolore fasullo, che desse vigore, magari, ad un impegno da intensificare.
Anni e anni di guerra hanno prodotto molti eroi, troppi eroi, così che gli ultimi che hanno dovuto morire, a dire il vero, hanno visto sfumare la pompa, e la fanfara nemmeno c’era. Una giacchetta blu al posto dei cappotti, e due parole distratte di un cronista senza troppa mestizia. La marionetta, l’unica a persistere nei pellegrinaggi a Ciampino, per il rito ormai consumato dell’imposizione delle mani sulle mani di una madre e poi della bara foderata dal tricolore, quello senza alcun valore, che un giorno può rappresentare il senso stretto di questo stato al contrario, e il giorno dopo persino il simbolo della contestazione – allo stato.
Vittorio è tornato con un volo di linea – che lo stato non se lo è andato nemmeno a pigliare – avvolto nella bandiera palestinese e protetto dal cellophane, senza marionette a fingere il dolore già espresso in frasi di circostanza, buttate là col rigore di chi recita una parte senza ormai nessuna convinzione. Non ci sono più voci ferme o tremolanti, che vibrano d’emozione, ma solo atone litanie che suonano come la noia di un ritornello imparato a memoria da chi sembra aver scordato il resto della canzone.
“Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi”. E questo stato ci fa beati, cancellando i nostri eroi, quelli veri, quelli che potrebbero insegnare a chi in questo stato muove i primi passi per divenir uomo, che si può essere diversi e migliori di quel che ci viene mostrato, giorno dopo giorno, a seppellirci nel nostro stesso vomito, nello schifo che ci allontana dalla vita comune e dalle cose di tutti. Vittorio avrebbe potuto insegnare che vivere fino in fondo la coerenza del proprio ideale, è un bel vivere, anche se dell’ideale si può morire. Vivere fino in fondo la convinzione di poter essere parte di un mondo senza confini, lottare perché il mondo possa essere luogo ospitale, è l’unica guerra che ci si potrebbe impegnare a combattere, l’unica capace di zittire le armi, di far cessare il sangue. Posare le mani sulla bandiera palestinese che racchiudeva la vita di Vittorio, avrebbe potuto spalancare la finestra sulla vita di tutti coloro che in fila si sono radunati davanti al simulacro dell’eroe preconfezionato, far entrare aria fresca nelle vite di chi non è più capace nemmeno di discernere cosa è giusto da quel che non lo è.
Ma per fortuna Vittorio non è stato del tutto dimenticato da chi appieno ne ha compreso il valore. Il Presidente ha mandato una sua delegazione, a riconoscerlo eroe, figlio migliore di quello Stato che si vorrebbe cancellare, a riconoscergli l’onore e il merito di aver speso la sua vita per ciò in cui credeva: l’utopia della pace. Grazie Presidente Abu Mazen, per aver accolto Vittorio nel suo popolo palestinese, l’Italia non è degna di lui.
Rita Pani (APOLIDE)

http://r-esistenza-settimanale.blogspot.com/2011/04/quando-ritorna-un-eroe.html

Tuesday, April 05, 2011






..un po' di Viola nel mio blog..

Tuesday, March 29, 2011

..piu' chiaro di cosi'?



L'odore delle rose
e' una reazione chimica,
se un giorno lo scoprissi
non l'ameresti piu'?

Il senso delle cose
e' una coperta stesa
su un passato ancora vivo
ma te lo ricordi tu?

Se torni indietro amore
tu certo ce la farai
a dare un senso alle cose
che sono dentro di te
Se torni indietro amore.

Il perche' delle emozioni
perche nascono e poi muoiono
credi a me non lo sappiamo
e non lo sapremo mai.
Ma le cose in cui credevo io
son le stesse da una vita
cambia forse lo scenario,
cambia il gusto ma che fa?
Se torni indietro amore...

Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.
Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.

L'odore delle rose
dura il tempo di un sorriso
sul tuo abito da sposa
dura il tempo che vuoi tu
Cosi' passa la mia vita
cosi' passa la tua vita
e perche' non ti rincontro
neanche me lo chiedo piu'.

Se torni indietro amore

Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.
Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.

Thursday, March 17, 2011

150 anni dell'Unità d'Italia.

150 anni dell'Unità d'Italia.

"La liberta e' un dono che viene dal passato ma vive di futuro...."

Wednesday, March 09, 2011

LE FURBE INTERPRETAZIONI...

Da ormai più di un mese nelle università italiane stiamo assistendo ad un vero e proprio licenziamento di massa. Gli assegni di ricerca non possono essere banditi perché il ministro ancora non riesce ad emanare le due righe di decreto attuativo della "riforma" Gelmini che ne devono fissare l'importo minimo. Rettori ed amministrazioni, paralizzati dalla paura di non si capisce bene cosa, rifiutano di rinnovare i vecchi assegni in scadenza e in alcuni casi addirittura bloccano le procedure bandite prima dell'entrata in vigore della "riforma". Il ministero si rifiuta ostinatamente di diffondere uno straccio di nota esplicativa che tranquillizzi le burocrazie d'ateneo. A contrattisti e borsisti già in servizio alla data di entrata in vigore della "riforma" è vietato svolgere attività di ricerca (nonostante siano pagati per questo) e nessuno nel governo pensa sia il caso di sanare questa follia legislativa.
Questo stato di cose sta provocando il licenziamento de facto di 120-150 precari al giorno, domeniche comprese. Ad oggi quasi 5000 persone hanno già perso il lavoro senza essere protette da alcun tipo di ammortizzatore sociale ed è facile calcolare che, in assenza di opportuni interventi, diventeranno decine di migliaia entro la fine dell'anno.

Però...

...i timori che impediscono a rettori e amministrazioni di rinnovare e bandire assegni di ricerca, svaniscono improvvisamente quando si tratta di bandire docenze a contratto gratuite o sottopagate richiamandosi a leggi esplicitamente abrogate dalla "riforma"! Da Torino a Cosenza, dall'Aquila a Roma, i commi oramai abrogati della vecchia "riforma Moratti" sono utilizzati da rettori e presidi per bandire contratti di docenza in aperto contrasto con le normative vigenti e, alle osservazioni dei precari, si risponde invocando i regolamenti di ateneo o rinviando ad un secondo momento l'eventuale adeguamento alla nuova normativa. Come se gli atenei avessero l'indipendenza della Repubblica di San Marino e nell'ordinamento giuridico italiano non vigesse una gerarchia delle fonti che pone i regolamenti interni di un ateneo in un rango nettamente inferiore rispetto alle nuove disposizioni di legge.

Questa politica di ignorare le novità della legge Gelmini per evitare di sopprimere corsi e al tempo stesso abbandonarsi alle interpretazioni più ottusamente pignole quando si tratta di licenziare precari è inaccettabile! Si adotti una coerente linea di comportamento, si ponga fine al licenziamento dei precari e si abbandoni per sempre la deprecabile abitudine di bandire contratti di docenza gratuiti o sottopagati.

Coordinamento ricercatori e docenti Precari - Università (CPU)

Friday, March 04, 2011


E' arrivata VIOLA

Tuesday, February 22, 2011

..nessuna novità per ora.. Viola sempre dentro.. credo cominci a provarci gusto... adesso il problema diventa che babbo Daniele il 27 deve tornare a Trento a fare lezione...

Nonna Marina e Zia Elena sono avvertite!!

Friday, February 18, 2011

..Viola ancora al suo posto.. liquido amniotico ce n'e' a sfare.. meno male perche' babbo Daniele e' a letto con febbre e placche in gola e non penso reggerebbe la sala travaglio...
..credo dovro' cominciare a contattare le due possibili sostitute: nonna Marina e Zia Elena..

Wednesday, February 16, 2011

..sono brava a suggerire orizzonti agli altri e poi mi basta cosi' poco per perdere il mio...
...come ci si fa a confrontare con gente che ancora nel 2011 ti dice ... eh va bene anche se ti sono venute due femmine...(ma con l'aria di pensare che non sei completa...)... come se "fare il figlio maschio" sia la cosa fondamentale della vita di una donna?? ... ma si sono accorti di essere in un altro secolo??

Tuesday, February 08, 2011

..mancano 11 giorni alla data presunta per il parto. Sono riuscita ad arrivare finalmente in Toscana anche se ho temuto fino all'ultimo di dover fare la bimba a Trento senza aver mai visto l'ospedale.

..la pancia e' scesa ed e' difficile stare seduta davanti al computer.. dove invece sono bloccata a far diapositive ed anche a scrivere un progetto un po' assurdo per dei matematici mai visti e conosciuti...

..devo imparare a dire NO.. devo imparare a fregarmene..

..oggi preparero' la borsa per l'ospedale.. una parte del mio cervello non accetta la cosa.. una parte del mio cervello vuole tenersi la pancia...

Wednesday, February 02, 2011

..conciliare lavoro e famiglia in Italia...


Il concorso l'ho vinto, si'.. ma la presa di servizio pare me la faranno solo dopo che avro' finito la maternita' obbligatoria... quindi 5 mesi senza stipendio e senza indennita' di maternita' ... e non c'e' niente da fare.. perche' la vincita di un concorso non da' diritto all'assunzione (cosa che gia' di per se' mi sembra assolutamente priva di senso...)

Mi fa rabbia l'impossibilita' di fare alcunché.. io non posso dimostrare che tutto cio' accade per evitare di pagarmi l'indennita' di maternita'.. avrei dovuto registrare conversazioni a voce..

Mi fa rabbia sapere se fosse stato un uomo con un braccio rotto (quindi temporaneamente impossibilitato a lavorare anche lui ) le cose sarebbero andate in modo diverso..

Mi fa rabbia dovermi sentire dire che e' gia' un miracolo che io abbia vinto un concorso incinta di 8 mesi.. o che di questi tempi devo solo ringraziare... IO MI SONO FATTA IL CULO!! E ME LO FACCIO DA 15 ANNI!!

Mi fa rabbia perche' la mia maternita' obbligatoria io avevo gia' organizzato di passarla facendo lezione in un corso e cercando di venire al lavoro tra una poppata e l'altra trascinando i miei genitori ad affittare casa a Trento per farmi da babysitters.. mentre la maggior parte delle mie colleghe neo-mamme GIUSTAMENTE hanno passato ben piu' dei miseri tre mesi (che toccherebbero a me) a casa con i loro bambini... ed allora mi sento anche una cretina per aver messo la mia bimba, ancora non nata, come seconda priorita' dopo il lavoro!! SCEMA SCEMA SCEMA!

Mi fa rabbia sapere se che le cose fossero state chiarite da subito forse sarei riuscita ad ottenere almeno l'assegno dell'INPS..

Vabbe'... si impara sempre, anche a quasi 40 anni... si impara a non fidarsi di nessuno.. si impara a non essere mai troppo disponibili perche' viene solo recepito come disponibilita' a mettersi a 90˚!!

Saturday, January 29, 2011

Bevo a chi e' di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
...a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe,
a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.”
Erri De Luca

Wednesday, January 05, 2011

..le feste passate a studiare a piu' non posso.. e soprattutto passate poco con Sofia.

Mi sento in colpa per aver sottratto tempo a questa bimba magica che mi si siede accanto, appoggiata al tavolone della cucina e mettendosi a disegnare in silenzio mi dice:" tu mamma studia che io sto qui buona buona..."

..io nervosa ed irritabile solo il giorno prima le ho urlato perche' mi aveva stropicciato un articolo che dovevo leggere per il concorso.. ho urlato alla mia bimba dagli occhi grandi per una cosa inutile come un paper..

..e quando Viola arrivera' rubero' subito anche il suo di tempo con la mamma.. andando a fare lezione 5 ore a settimana quando lei avra' poco piu' di un mese...

..i sensi di colpa aumentano.. ma senza lavoro non si campa... PERCHE' NON MI FA SENTIRE MEGLIO QUESTA CONSAPEVOLEZZA??

Saturday, January 01, 2011

Capodanno casalingo.. io Dani Sofia i miei e la pancia... con Viola che scalcia...

Capodanno con la Valdinievole in festa e piena di fuochi d'artificio e noi a goderceli tutti dall'alto e senza pericolo..

Capodanno con Sofia che per la prima volta gioisce di tutte quelle luci e salutandole dice: "Buon anno fuochi potete continuare a fare rumore anche mentre io faccio la nanna"..

Capodanno con il primo bicchierino di acqua e spumante per Sofia che beve e ribeve commentando ".. buono buono lo schiumante..."

Capodanno NOI con la nostra bimba.. le nostre bimbe...
..molto meglio di tante altre serate di festa forzata dei miei anni passati...

Benvenuto anno nuovo...


PS a breve le foto di Sofia mezza ubriaca...