Tuesday, March 29, 2011

..piu' chiaro di cosi'?



L'odore delle rose
e' una reazione chimica,
se un giorno lo scoprissi
non l'ameresti piu'?

Il senso delle cose
e' una coperta stesa
su un passato ancora vivo
ma te lo ricordi tu?

Se torni indietro amore
tu certo ce la farai
a dare un senso alle cose
che sono dentro di te
Se torni indietro amore.

Il perche' delle emozioni
perche nascono e poi muoiono
credi a me non lo sappiamo
e non lo sapremo mai.
Ma le cose in cui credevo io
son le stesse da una vita
cambia forse lo scenario,
cambia il gusto ma che fa?
Se torni indietro amore...

Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.
Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.

L'odore delle rose
dura il tempo di un sorriso
sul tuo abito da sposa
dura il tempo che vuoi tu
Cosi' passa la mia vita
cosi' passa la tua vita
e perche' non ti rincontro
neanche me lo chiedo piu'.

Se torni indietro amore

Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.
Qualcosa che ti va, credi a me
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore.

Thursday, March 17, 2011

150 anni dell'Unità d'Italia.

150 anni dell'Unità d'Italia.

"La liberta e' un dono che viene dal passato ma vive di futuro...."

Wednesday, March 09, 2011

LE FURBE INTERPRETAZIONI...

Da ormai più di un mese nelle università italiane stiamo assistendo ad un vero e proprio licenziamento di massa. Gli assegni di ricerca non possono essere banditi perché il ministro ancora non riesce ad emanare le due righe di decreto attuativo della "riforma" Gelmini che ne devono fissare l'importo minimo. Rettori ed amministrazioni, paralizzati dalla paura di non si capisce bene cosa, rifiutano di rinnovare i vecchi assegni in scadenza e in alcuni casi addirittura bloccano le procedure bandite prima dell'entrata in vigore della "riforma". Il ministero si rifiuta ostinatamente di diffondere uno straccio di nota esplicativa che tranquillizzi le burocrazie d'ateneo. A contrattisti e borsisti già in servizio alla data di entrata in vigore della "riforma" è vietato svolgere attività di ricerca (nonostante siano pagati per questo) e nessuno nel governo pensa sia il caso di sanare questa follia legislativa.
Questo stato di cose sta provocando il licenziamento de facto di 120-150 precari al giorno, domeniche comprese. Ad oggi quasi 5000 persone hanno già perso il lavoro senza essere protette da alcun tipo di ammortizzatore sociale ed è facile calcolare che, in assenza di opportuni interventi, diventeranno decine di migliaia entro la fine dell'anno.

Però...

...i timori che impediscono a rettori e amministrazioni di rinnovare e bandire assegni di ricerca, svaniscono improvvisamente quando si tratta di bandire docenze a contratto gratuite o sottopagate richiamandosi a leggi esplicitamente abrogate dalla "riforma"! Da Torino a Cosenza, dall'Aquila a Roma, i commi oramai abrogati della vecchia "riforma Moratti" sono utilizzati da rettori e presidi per bandire contratti di docenza in aperto contrasto con le normative vigenti e, alle osservazioni dei precari, si risponde invocando i regolamenti di ateneo o rinviando ad un secondo momento l'eventuale adeguamento alla nuova normativa. Come se gli atenei avessero l'indipendenza della Repubblica di San Marino e nell'ordinamento giuridico italiano non vigesse una gerarchia delle fonti che pone i regolamenti interni di un ateneo in un rango nettamente inferiore rispetto alle nuove disposizioni di legge.

Questa politica di ignorare le novità della legge Gelmini per evitare di sopprimere corsi e al tempo stesso abbandonarsi alle interpretazioni più ottusamente pignole quando si tratta di licenziare precari è inaccettabile! Si adotti una coerente linea di comportamento, si ponga fine al licenziamento dei precari e si abbandoni per sempre la deprecabile abitudine di bandire contratti di docenza gratuiti o sottopagati.

Coordinamento ricercatori e docenti Precari - Università (CPU)

Friday, March 04, 2011


E' arrivata VIOLA