Wednesday, February 11, 2009

La Risposta di Andrea Gazzola a quel ignorante di Cramer

Caro signor Francesco Cramer,
sono rimasto sconcertato dall’articolo che ha scritto sul quotidiano il Giornale del 1 febbraio 2009
intitolato “Pagato dalla Regione per ululare nei boschi”.
Rimango inoltre stupito dal fatto che un quotidiano di così ampia distribuzione dia l’opportunità di
scrivere ad un cotale impreparato.
La domanda è sorta quando, da buon ricercatore universitario (precario e non Professore), ho
analizzato e sviscerato il suo elaborato. Sono balzati agli occhi grossolani errori di natura
concettuale, oltre ai suoi abbondanti neologismi di cui parlerò in seguito.
Vista la particolare enfasi da lei impiegata nello sminuire e ridicolizzare le ricerche sul lupo, mi
trovo costretto ad assumere il compito di informare lei e chi leggerà questa lettera sull’importanza
di tali indagini. Mi limiterò ad una breve discussione sulla specie di mia competenza ma sono certo
che le seguenti argomentazioni possano essere estese anche a lepri, pipistrelli, gamberi e rospi.
Il lupo (Canis lupus) rappresenta un elemento fondamentale degli ecosistemi naturali e la
conservazione di questa specie comporta un beneficio per tutte le altre componenti ambientali ad
essa interrelate. La conservazione di popolazioni vitali di lupo costituisce, pertanto, un contributo
importante al mantenimento della biodiversità.
Il lupo, inoltre, è una specie prioritaria di interesse comunitario, ai sensi della Dir, CEE 92/43
“Habitat” e del D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 “regolamento recante attuazione della direttiva
92/43/CEE...”, la cui conservazione necessita di misure rigorose.
Tuttavia la presenza di questa specie, soprattutto in riferimento alla recente espansione dell’areale
nell’arco alpino occidentale, può comportare rilevanti problemi gestionali, in primis l’impatto della
predazione sul bestiame domestico (alcune centinaia di migliaia di euro l’anno, per lei che ama
tanto parlare di denaro). Tale questione impegna le Amministrazioni Regionali a definire una
strategia di intervento. Risulta quindi prioritaria la definizione e la messa in atto di una serie di
misure che permettano l’acquisizione di informazioni precise non solo sulla distribuzione spaziale e
consistenza numerica del predatore, ma anche sulla valutazione del conflitto tra lupo e attività
umane (allevamento zootecnico).
Comunque per eventuali futuri comunicati stampa in materia lupo mi rendo disponibile a fornirle
una revisione gratuita dei suoi lavori.
Mi permetta di fornirle alcune piccole osservazioni in merito al suo mediocre articolo: il termine
“figo” e “ululo” non compaiono in nessuna versione di Dizionario della Lingua italiana; inoltre non
ero ancora a conoscenza della nuova specie di lepre da lei coniata: lepre “verticale”.
Lei sminuisce lo studio sui gamberi d’acqua dolce condotto in provincia di Bolzano dal collega
Josef Leiter, si domanda perché non è stato fatto un analogo lavoro sui gamberi di acqua salmastra.
A questo punto nutro dei seri dubbi anche sulle sue conoscenze geografiche: il mare a Bolzano dove
lo ha visto?
Un’altra puntualizzazione: il nome della specie deve essere scritto in stile “italico” ed il genere,
ossia il primo nome, deve avere la lettera maiuscola, si informi, lo faccia per sé (oltre che per i suoi
lettori).
Nel suo articolo viene riportato come segue: “8.064 amministrazioni hanno comunicato 176.301
incarichi, per un totale di compensi erogati pari a 580.028.877,36 euro. Ma siccome poco meno del
50 per cento del totale non ha ancora trasmesso i propri dati, si presume che siano in ballo circa
500mila consulenze, per un ammontare che sfiora i 2 miliardi e 500 mila euro”.
Mi deve quindi spiegare a quale Professore di matematica ha chiesto consulenza per il modello
predittivo da applicare per la stima degli “sprechi bestiali”.
Infatti, se 580.028.877,36 di euro sono i compensi relativi a poco meno del 50 per cento del totale
degli incarichi, il totale dovrebbe essere leggermente superiore al doppio di questa cifra. Secondo
una semplice proporzione l’importo esatto dovrebbe ammontare a 1.644.995.994 euro e non 2
miliardi e 500 milioni di euro: per essere così attento agli euro percepiti dal suo prossimo mi sembra
sia alquanto disinvolto sui miliardi.
Inoltre, il termine inglese “analysis dropping”, in quale articolo scientifico lo ha recuperato?
Semmai lo sostituirei con quello di “scat analysis”.
Per i motivi sopraccitati, non reputo il suo articolo un affronto alla mia persona o alla mia
professionalità, piuttosto alla sua.
Se vuole, posso inviare alla redazione del suo giornale una versione corretta del suo lavoro.
Cordiali Saluti, e si impegni, la prossima volta farà di meglio
Dr. Andrea Gazzola

2 comments:

Anonymous said...

Ciao, anche Elena Patriarca, bat-esperta citata da Cramer, ha risposto pubblicamente e con ironia all'articolo sulle spese bestiali.

Veronica said...

Lo so Lumachina (Francesca?), infatti e' stato il primo commento a Cramer che ho pubblicato con il link a Ecowiki.. Ciao e complimenti per le numerose attivita' che porti avanti.